Stuccomarmo

Quando diciamo “Stucco Marmo”,  vogliamo intendere l’applicazione dello stucco di scagliola su superfici architettoniche, quali pareti, rivestimenti di colonne, pavimenti et cetera.

Con lo stucco marmorizzato non solo si possono fare decorazioni su superfici murarie, ma anche costruire forme architettoniche complesse in bassorilievo, a tutto tondo e ad intarsio. Nel passato sovente lo stucco marmorizzato ha sostituito il marmo stesso, per la sua possibilità di maggior fantasia esecutiva e varietà di colori.

Francesco Mattera è uno degli  80 artigiani in vita a conoscenza di questa tecnica che veniva utilizzata dagli artigiani nel ‘500.

La Scagliola

L’invenzione della scagliola è attributa a Guido Fassi, nato a Carpi (Modena) nel 1585 e morto nel 1649. L’origine di questo materiale è, quindi,  da collocare temporalmente tra la fine del Rinascimento e l’inizio del Barocco.

Sono le arti plastiche quelle che meglio evidenziano l’Umanesimo nell’ambito del Rinascimento: pittura, scultura, architettura e numerose arti minori affrontano in esso tutti i temi relativi all’essere umano.

In questo periodo, gli architetti comacini, eredi degli antichi Magistri Commacini, trovano il modo di affermare in Italia e all’estero le loro tecniche architettoniche, note sin dall’antichità.

Tra le varie espressioni artistiche, a Firenze si affermano gli intarsi in pietra dura, noti come “commesso fiorentino”. Questi lavori hanno un ruolo importante nell’affermarsi della scagliola intarsiata.

E’ così nel Tardo Rinascimento da collocare la nascita della scagliola come arte, seppur minore, che la tradizione attribuisce a Guido Fassi il quale, usando materiali ritenuti all’epoca poveri, riesce a imitare perfettamente i marmi realizzando oggetti di assoluto pregio. L’idea innovativa del Fassi è stata proprio quella di imitare gli intarsi di marmo o di pietre dure, ma non solo! Con la scagliola l’incisione che si può fare sulle superfici permette di realizzare motivi così piccoli e precisi che nessun artista “in commesso” è in grado di creare.

La diffusione della scagliola si vede soprattutto nel momento di grande fervore religioso dovuto all’influenza del Concilio di trento, in cui si vanno costruendo molte chiese nuove e non manca il lavoro per gli artisti della scagliola.

L’arte della scagliola venne coltivata approssimativamente fino alla fine del secolo XVIII, dopo del quale venne considerata una semplice pratica artigianale come rivestimento di pareti e colonnati con effetto marmo.

Possiamo vedere qui alcuni esempi delle fasi lavorative dello Stuccomarmo e alcuni lavori finiti.

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